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SENSIBILITÀ AL GLUTINE E CELIACHIA: TUTTE LE DIFFERENZE

Aggiornamento: 13 feb 2023

Due disturbi che spesso tendono a essere confusi tra loro. Ma quali sono le caratteristiche che li contraddistinguono?

Prima di parlare di disturbi a esso correlati, occorre fare chiarezza su cosa sia il glutine: si tratta, infatti, di una proteina presente nel grano e in alcuni cereali, come orzo, farro e segale, che può provocare conseguenze fastidiose in alcuni soggetti.


Celiachia e intolleranza al glutine, ad esempio, sono due patologie diverse che si manifestano proprio a causa di questa proteina.


Ma cosa hanno in comune? Per anni entrambe sono state considerate una sorta di moda, il famoso vivere “gluten free”, malattie immaginarie spesso confuse con comunissimi disturbi intestinali.


Fortunatamente, questo modo di pensare è cambiato e l’opinione pubblica è diventata più sensibile all’argomento, ma comunque si tende ancora a non coglierne le differenze. Scopriamole insieme!


CELIACHIA

La celiachia è una malattia autoimmune. Le persone che ne soffrono, infatti, sono costrette a evitare di consumare glutine per il resto della loro vita, e sono dunque obbligate ad assumere cibi certificati “gluten free”. Anche la contaminazione deve essere evitata, occorre quindi porre attenzione alla preparazione dei piatti e far si che non vengano a contatto con cibi contenenti glutine.


Il glutine è una sostanza proteica presente nella maggior parte dei cereali, diventa tossica per chi soffre di questa patologia quando supera la quantità di 20 parti per milione.


Ma come si innesca la malattia? È molto frequente che per un breve o lungo periodo della vita si riescano a consumare tranquillamente tutti gli alimenti contenenti il glutine ma che poi, all’improvviso, il corpo "cambia" e rifiuti quei determinati cibi, scaturendo così la celiachia che si manifesta con diarrea, gonfiore addominale, dolori addominali e perdita di peso oppure a volte può essere asintomatica.


Una volta diagnosticata, la qualità della vita sembra cambiare drasticamente, questo perché non ci si sente più liberi di consumare qualsiasi tipo di pasto, ma occorre riformulare una dieta adeguata in base alle proprie necessità. Ma niente paura: non vi priverete di nessun piacere, dolce o salato che sia!





SENSIBILITÀ AL GLUTINE

La sensibilità al glutine, al contrario, non è una malattia autoimmune, si manifesta con i sintomi simili alla celiachia, come ad esempio gonfiore e dolore addominale, ma sempre in forma più lieve.


Al contrario della celiachia, con la sensibilità al glutine è possibile consumare piccole quantità di glutine senza rischiare di stare troppo male. Certe volte si tratta addirittura di un problema temporaneo dove l’unica soluzione è semplicemente disintossicarsi per un limitato periodo di tempo, evitando quindi tutti quegli alimenti che contengono la proteina, reintegrandoli successivamente a poco a poco, in modo che il corpo si abitui di nuovo al glutine.


Purtroppo, la sensibilità al glutine è un disturbo non ancora riconosciuto, in quanto non esistono prove certe che sia proprio esso a innescare i sintomi. Infatti, nonostante i disturbi si somiglino molto, i pazienti intolleranti non risultano mai positivi ai controlli comunemente effettuati per diagnosticare la celiachia.


Ma la vera domanda è: quindi cosa posso mangiare? Da Atelier dell’Intollerante la risposta è: “tutto”!



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