Essere intolleranti al lattosio non significa rinunciare per sempre al gusto. Segui alcuni consigli che rivoluzioneranno la tua vita in positivo.
Mozzarella, Ricotta e Fontina sono sempre stati i tuoi migliori amici, ma all’improvviso ogni volta che li mangi ti penti di questa scelta. Gonfiore, dolore addominale, diarrea accompagnano ogni consumo, sintomi che probabilmente hai sviluppato un’intolleranza al lattosio.
Questo perché in alcuni casi il disturbo ha origini genetiche e si sviluppa fin dalla prima infanzia, in altri si manifesta più avanti a causa della graduale riduzione della produzione della lattasi, l’enzima necessario per la digestione del lattosio.
Si stima che circa il 50% degli italiani soffre di intolleranza al lattosio, anche se non tutti i pazienti presentano sintomi. Un numero molto elevato, al quale il mercato sta rispondendo con sempre più soluzioni alimentari alternative per non rinunciare al gusto.
Non riesci a toglierti dalla testa una buona burrata? Segui alcuni consigli su cosa fare se scopri di soffrire di intolleranza al lattosio.
5+1 CONSIGLI UTILI
- Sostituisci i formaggi freschi con quelli stagionati
Se consumati con moderazione, i formaggi stagionati possono essere introdotti nella dieta degli intolleranti al lattosio. Questo macronutriente, infatti, presenta una bassa concentrazione in formaggi come il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. Via libera allora a una grattugiata di formaggio sulla pasta o a una fettina all’ora dell’aperitivo.
- Assumi integratori di lattasi
In commercio esistono integratori specifici per i soggetti intolleranti che possono essere assunti circa mezz’ora prima del momento del pasto con lattosio, favorendone la digestione. Gli integratori contengono l’enzima lattasi e possono essere un valido aiuto nel caso di assunzione di cibi ricchi di lattosio, ma non costituiscono un rimedio duraturo all’intolleranza.
- Attenzione agli insospettabili
Capita, a volte, di assumere alimenti senza sapere che contengano lattosio. Per questo, è importante leggere sempre le etichette riportate sulla confezione per ridurre al minimo il consumo di prodotti con tracce di latte, evitando di stressare l’organismo. Il lattosio, infatti, è utilizzato come additivo in vari alimenti come insaccati, affettati, sughi e anche in alcuni medicinali.
- Usa le alternative vegetali
Rispetto al passato, oggi sono presenti sul mercato valide alternative vegetali al latte e ai suoi derivati. Bevande a base di soia, avena o mandorle al posto di una tazza di latte, tofu anziché formaggio, margarina in sostituzione al burro: chi soffre di intolleranza al lattosio non deve più rinunciare alle sue ricette preferite, ma può semplicemente reinterpretarle in chiave “milk free”.
- Compensa la mancanza di calcio con altri alimenti
Ridurre il consumo di alimenti contenenti lattosio può avere alcune conseguenze sulla salute, in particolare diminuire l’assunzione di calcio, essenziale per lo sviluppo di ossa e denti. Fortunatamente però, sono molti gli alimenti ricchi di calcio: sesamo, noci, mandorle, soia, ceci, uova sono solo alcuni esempi.
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